Open Innovation Club

La prima riunione in presenza dopo due anni di sosta per la pandemia
Open Innovation Club

Si è tenuta presso l’Innovation Hub di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane di Roma la prima riunione in presenza, dopo due anni di sosta per la pandemia, dell’Open Innovation Club: il chapter, riservato a soggetti di classe Corporate nell’associazione Roma Startup e coordinato dal membro del consiglio direttivo ing. Luca Ruggeri, raggruppa periodicamente i responsabili dei team di innovazione delle maggiori aziende Italiane e delle big tech operanti in Italia per confronti a porte chiuse e con accordo di riservatezza. Nell’Open Innovation Club si condividono esperienze positive e negative, metodologie adottate, problematiche ed obiettivi comuni, facilitando collaborazioni in un clima colloquiale.

I membri attuali dell’Open Innovation Club oltre all'ospite di questo incontro Gruppo FSI sono (in ordine alfabetico): Acea, Cisco, Enel Startup, Eni, Fondazione E. Amaldi, Google, Net Insurance, RDS Radio Dimensione Suono, Terna SpA, TIM WCAP, a cui si sono uniti come osservatori in questo appuntamento rappresentanti di Atlantia, AVIO, Linkem, Sogei.

“Siamo lieti di far ripartire i momenti di incontro del chapter”, spiega Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup “questi meeting sono delle importanti occasioni di arricchimento culturale tra soggetti che, confrontandosi sotto la condizione di riservatezza 'Chatham House Rule', sono in grado di accelerare il percorso di adozione delle migliori pratiche apprendendole direttamente dai loro colleghi, migliorando la propria efficacia nel perseguire gli scopi aziendali e contemporaneamente incrementando l’impatto positivo che possono avere sull’ecosistema nazionale".

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Roma Startup: nuovi associati che si uniscono all'ecosistema

Comunicato Stampa - Roma, 29 luglio 2021

Numerosi e di rilievo i nuovi Soci unitisi nella prima metà dell’anno in Roma Startup, l'associazione dell'ecosistema dell’innovazione della Capitale che, nata nel 2012 secondo il modello dei grandi ecosistemi internazionali caratterizzati dall’azione corale tra soggetti concentrati in una dimensione metropolitana, mette in connessione le molteplici realtà della filiera del Venture Business (investitori, incubatori, acceleratori, venture builders, scuole e università, grandi aziende, centri di ricerca e abilitatori) attive in una sorta di “parco industriale urbano” localizzato nell’area di Roma, territorio che costituisce l’ecosistema startup territoriale più grande ed avanzato d’Italia. 

Roma Startup, entrata nel suo decimo anno dalla costituzione, continua a creare connessioni locali ed internazionali, a far convergere e coordinare su una strategia comune operatori privati e pubblici con le istituzioni, e a costruire iniziative finalizzate alla diffusione e alla crescita dell’imprenditorialità tecnologica, del movimento lean startup, dell’open innovation e del venture business nella Capitale e nei territori che guardano a questa per creare direttrici di sviluppo congiunto, costruendo un cluster territoriale unico sulla scena nazionale che auspicabilmente possa fare da riferimento per altre città italiane.

E’ in questo scenario che aderiscono i nuovi soci ordinari, a cui diamo pubblicamente il benvenuto: i venture builder KitzanosTechbriksBemind e Moveax; le società di advisory Nexsecutive e Vemup; lo European Institute for Innovation and Sustainability; le associazioni Eutopian ed AgriFood-Tech Italia; il Consorzio di ricerca Hypatia; le corporate Net InsuranceTerna ed – ultima in ordine temporale – Eni che ha recentemente dato vita alla scuola d’impresa Joule e all’acceleratore Zero.

“L’adesione a Roma Startup, dichiara Mattia Voltaggio Head of Startup Acceleration di Joule – la Scuola di Eni per l’Impresa, ha l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza nell’ecosistema d’innovazione della Capitale nella filiera della transizione energetica. E’ questo anche il senso del progetto di riqualificazione in corso dell’area ex Gazometro a Ostiense, dove abbiamo scelto simbolicamente di collocare con CDP Venture l’headquarter clean tech della Rete Nazionale Acceleratori”.

Il posizionamento di Net Insurance fortemente orientato al mondo dell’innovazione e strettamente legato al territorio in cui la Compagnia opera, è confermato dall’importante collaborazione con Roma Startup” ha commentato Rossella Vignoletti, Direttore Marketing e Comunicazione di Net Insurance. ”Un percorso che, attraverso il dialogo costante con le realtà emergenti dell’imprenditorialità romana, favorisce la nascita di nuovi modelli di business grazie alla contaminazione reciproca tra attori diversi” ha concluso Vignoletti.

 “L'innovazione è per Terna un driver strategico e abbiamo deciso di dedicare a quest'area oltre il 10% del nostro Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”. Terna, regista e abilitatore del sistema elettrico italiano e della transizione energetica, sta portando avanti un piano di innovazione aperto, con il coinvolgimento di attori esterni come startup, università e altre corporate. In tal senso si inserisce la nostra scelta di aderire a Roma Startup, con l’obiettivo di contribuire a generare valore per tutti i nostri stakeholder e sostenere la ripresa del Paese in epoca post-Covid" ha dichiarato Massimiliano Garri, responsabile Innovation e Market Solutions di Terna.

 “I soci di Roma Startup sono operatori molto differenti per settore, natura e dimensione ma che in rete tra loro favoriscono la nascita e la crescita di nuove imprese tecnologiche, investendo denaro o asset, diffondendo cultura e offrendo servizi a centinaia di imprenditori, giovani e meno giovani, dotati di idee innovative e del giusto mix di competenze per realizzarle” dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup “e questo schema è proprio ciò che caratterizza uno Startup Cluster di classe internazionale: un raccordo tra diversi attori in campo nell’offrire una rete di supporto per le nuove imprese, basato su mentalità e regole comuni. L’ingresso in associazione di questo nutrito gruppo di associati, tra cui alcune tra le più grandi corporate attive nell’Open Innovation ed in programmi di accelerazione, dà la misura della centralità del nostro comparto nell’economia odierna, ancor più negli obiettivi di riposizionamento post-pandemico che il sistema-paese deve porsi guardando al futuro”.

Grazie al lavoro dell’associazione e dei suoi membri più attivi la rete degli operatori dell’ecosistema di Roma cresce di mese in mese radicando sempre più il modello del venture business di stampo anglosassone, basato su convergenza di interessi con le startup, condivisione di linguaggio e metodologie, inclusività ed apertura competitiva con gli ecosistemi internazionali, co-investimenti e collaborazioni tra stakeholder, generazione di impatto. Roma Startup raggruppa queste diverse tipologie di soggetti facilitando le connessioni, lo scambio di esperienze e la condivisione di una cultura comune attraverso attività come gli incontri CONNECT riservati ai soci e quelli dell’Open Innovation Club il cui calendario ripartirà dall’autunno, e con i gruppi di lavoro tematici come il recente gruppo di lavoro di associati su AgriFood-tech dedicato ad uno dei settori verticali strategici per l’economia del territorio su cui sta elaborando progetti con altri attori. L’associazione inoltre, nel suo decennale ruolo di ecosystem builder fa divulgazione attraverso eventi aperti e gratuiti come la Rome Startup Week, maggiore manifestazione internazionale di settore in Italia, e dialoga costantemente con Roma Capitale, con la Regione Lazio, con il Governo e con la Commissione Europea sviluppando proposte e partecipando attivamente alle discussioni sulle tematiche di policy in favore di startup ed investimenti in capitale di rischio.

Rinnovate le cariche dell’associazione per il nuovo quadriennio

COMUNICATO STAMPA


[Roma] 7 gennaio 2021 – Si è svolta in videoconferenza l’assemblea elettiva di Roma Startup, organizzazione no-profit che presidia l’ecosistema startup e venture della Capitale.

Alla presentazione della relazione di fine mandato del Presidente Gianmarco Carnovale, che ha illustrato ai soci gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da perseguire, hanno fatto seguito gli interventi dei numerosi partecipanti che hanno espresso la volontà di rafforzare lo spirito di network che caratterizza l’organizzazione, la cui natura è basata su un rapporto di collaborazione competitiva tra gli stakeholder della filiera, confermando tutti l’intento comune di voler costruire per Roma un ruolo centrale nel bacino Mediterraneo per la nascita e sviluppo di nuove imprese tech globali. 

L’elezione che è seguita alla relazione si è perfezionata per acclamazione, nominando il nuovo Consiglio Direttivo così composto (in ordine alfabetico): Gianmarco Carnovale (Mentor Co), Simonetta Cavalieri (Social Innovation Society), Simone Demelas (Startup Weekend), Ilaria Fava (Fava Legal), Davide Fioranelli (Lumen Ventures), Aleardo Furlani (Innova), Flavia Marzano (The Smart City Association Italy), Alessandro Nasini (Startalia), Luca Ruggeri (Platform Design). Il Consiglio successivamente riunitosi ha poi all’unanimità eletto Presidente Gianmarco Carnovale, nonché incaricato i Vice Presidenti Flavia Marzano ed Alessandro Nasini ed il Tesoriere Stefano Pighini (LVenture Group). Nella prossima riunione di Consiglio verranno infine definiti i perimetri delle deleghe da assegnare ed i gruppi di lavoro sui numerosi ambiti da presidiare.

Il comunicato stampa integrale

Lettera congiunta delle Startup Communities sul COVID-19

Gentile Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,
Gentile Ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli,
Gentile Ministro dell’Economia e Finanze Roberto Gualtieri,
Gentile Ministro per l’Innovazione Paola Pisano,
Gentili Membri del Consiglio dei Ministri,
Gentili Parlamentati e Senatori della Repubblica
Gentili leader dei Partiti di maggioranza e di opposizione

Noi, sottoscritti rappresentanti dell’ecosistema startup, congiuntamente con gli omologhi rappresentanti degli altri paesi che stanno rivolgendosi ai rispettivi Governi, vi chiediamo di accordare all’imprenditoria innovativa un ruolo centrale nelle vostre soluzioni per affrontare l’emergenza COVID-19, nonché di supportare le startup durante la difficile situazione economica nel breve periodo e di coinvolgerle nei vostri piani di crescita in risposta alla crisi economica.

(...)


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Istituzioni Europee : come aumentare il sostegno alle startup in risposta alla crisi del Coronavirus

24-03-2020 - COMUNICATO STAMPA

Istituzioni Europee : come aumentare il sostegno alle startup in risposta alla crisi del Coronavirus

Esortiamo le istituzioni europee a prendere in considerazione le esigenze specifiche delle startup (vedi appendice) che non si concentrano solamente sul finanziamento bancario. Le startup sostenute dal venture business e basate sulla ricerca e la sperimentazione innovativa sono spesso e per definizione imprese in perdita fino a raggiungere il loro obiettivo di trasformazione di un mercato, che può rappresentare anche un periodo molto lungo.

Le startup in fase iniziale (definite Early Stage, cioè - nella grammatica dell'ecosistema startup - che stiano attraversando le tre fasi di finanziamento denominate "pre-seed”, "seed" e "Series A") con i molti intrinseci rischi di insuccesso sono soggetti particolarmente a rischio. Questo perché molte di loro non dispongono ancora di entrate, non beneficiano di misure di sostegno fiscale e dipendono da nuovi round di finanziamento che potrebbero essere posticipati. Le soluzioni europee previste per le PMI devono quindi essere calibrate per le startup.

Scarica il comunicato stampa integrale:

https://www.dropbox.com/s/luthj5tp5m2qise/UE-Startup-Covid-mar2020.pdf?dl=0

Roma Startup dà benvenuto ai nuovi membri, con cui l’associazione si rafforza e accelera nello sviluppo dell’ecosistema startup della Capitale con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo nel venture business su scala nazionale e farne una Startup City

COMUNICATO STAMPA

[ROMA] 2 marzo 2020 - Il Consiglio Direttivo di Roma Startup, l’organizzazione no-profit che raggruppa gli operatori che compongono la filiera del venture business - detta anche ecosistema delle startup - attivi a Roma e nei territori economicamente connessi, ha approvato le nuove richieste di adesione dei soci ordinari che si aggiungono agli esistenti.

Nata nel 2012 da otto soci fondatori l’associazione, grazie al suo lavoro costante di presidio legislativo ed interfacciamento collaborativo con Comune di Roma, Regione Lazio, Governo e Parlamento Nazionale e con la Commissione Europea, nonché in raccordo e coordinamento con le altre associazioni di settore nazionali e internazionali, e perseguendo la sua costante opera di diffusione di cultura dell’economia dell’innovazione e del venture business per qualificare e connettere tra loro differenti operatori affinchè collaborino virtuosamente, è cresciuta fino a raggruppare sessanta tra Università, Incubatori, Acceleratori, centri di formazione, altre associazioni e consorzi, varie categorie di investitori, professionisti e advisor nonchè grandi aziende attive nel sostenere la nascita e crescita di nuove imprese ad alto potenziale.

A questi sessanta, che costituiscono il maggiore raggruppamento territoriale che opera in Italia, in avvio di 2020 si aggiungono quindi otto nuovi soci, la cui adesione è stata accordata dal Consiglio Direttivo: Acea Innovation srl, la NewCo di Acea Spa interamente dedicata al mondo dell’innovazione all’interno del Gruppo Acea; YOURgroup, leader nazionale nel fractional management; Aetos Partners, realtà formata da advisor esperti nella finanza per le imprese e startup scalabili; Officine Farneto, hub di coworking e spazio di eventi collocato all’interno della Riserva di Monte Mario; aderiscono inoltre la Fondazione E. Amaldi e The Smart City Association Italy, che rafforzano le connessioni di Roma Startup con il mondo della ricerca e con le pubbliche amministrazioni; come soci individuali entrano gli advisor Simonetta Cavalieri, presidio storico per la Social Innovation in Italia, e Gianpaolo De Biase, imprenditore seriale di lunga esperienza all’estero e rientrato ad operare in Italia e contribuire alla maturazione dell’ecosistema.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a tanti nuovi membri che arricchiscono l’ecosistema, allargando ulteriormente una rete di soggetti differenti intorno al modello di filiera metropolitana che stiamo perseguendo, basato sull’adozione comune di metodologie, grammatica, schemi di collaborazione che si sono già da anni inserite con successo nelle grandi capitali globali - dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup – “Il percorso di Roma come Startup City nell’accogliere e far propria una solida economia dell’innovazione quale è il cosiddetto venture business è evidente e in corso, spinto dalla nostra associazione che è nata proprio per aiutare gli stakeholder privati a tenere la rotta verso questo obiettivo sfidante che ci siamo posti in coordinamento con le istituzioni. L’adesione dei nuovi associati, che a loro volta operano con molte delle centinaia di startup tecnologiche basate nella Capitale, ci da ancora maggior forza nel rendere possibile l’idea di fare della città un grande polo di attrazione e sviluppo per l’imprenditoria innovativa nel paese e per il bacino Mediterraneo”.

Studio OCSE su Startup Act

Presentato ieri a Roma

OCSE - Valutazione Startup Act

L’analisi OCSE sulla policy per le startup innovative – il cd “Startup Act” italiano – rivela una serie di dati inconfutabili sui limiti della normativa: è necessario stringere le maglie dei criteri di accesso al registro delle startup, al fine di concentrare gli incentivi sui potenziali grandi creatori di posti di lavoro; è necessario aumentare le semplificazioni e sburocratizzazioni; è necessario rimuovere il criterio dell’oggetto sociale per l’accesso agli incentivi, che ha creato distorsioni ed asimmetrie basate sulla discrezionalità delle Camere di Commercio; è necessario articolare meglio la filiera degli operatori intermedi (il cd. “ecosistema”), incrementandone la quantità e la professionalità; è necessario insistere sulla formazione; è necessario focalizzarsi sul capitale di rischio anziché sul debito. Tutto ciò è fondamentale che venga fatto prima di aprire i rubinetti della liquidità, passo altresì fondamentale per giocare nella stessa serie dei paesi simili all’Italia, perché ad oggi nel paese non sussistono condizioni “sane” ed operatori sufficientemente preparati per riversare una grande massa di capitali in imprese ad alto potenziale.

Roma Startup apprezza enormemente il lavoro svolto dai tecnici OCSE, le cui conclusioni ricalcano quasi perfettamente quelle della campagna di quasi un anno fa per un nuovo Startup Act italiano, di cui si rinnova l’urgente necessità per frenare la fuga di talenti e di imprese dall’Italia.


Il rapporto in versione integrale:
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Comunicato Stampa - Open Innovation Club

Startup e Grandi Imprese: nasce un “Club” in cui le Corporate e le Pubbliche Amministrazioni si aiutano tra loro a comprendere i modelli di Open Innovation, condividendo esperienze e idee, per far crescere l’ecosistema italiano e favorire innovazione e sviluppo economico

[Roma] 19 Luglio 2018 – Si è svolto ieri l’incontro di lancio dell’”Open Innovation Club” italiano, un programma di incontri riservati a grandi aziende e alcune grandi amministrazioni pubbliche, coordinato dall’associazione Roma Startup e dall’advisor del programma, Gloria Gazzano, ospitato nella sede di ENEL.

Il format dell’iniziativa presentato alla platea prevede un calendario di incontri a porte chiuse, soggetti alla nota regola di riservatezza “Chatham House Rule”, in cui favorire co-apprendimento e condivisione tra grandi organizzazioni. In questo modo si intende favorire, insieme al racconto delle esperienze da mettere in condivisione, l’emersione e l’ammissione di insuccessi ed esperienze negative da parte dei partecipanti, con la garanzia di riservatezza.

Scopo dell’Open Innovation Club è di favorire l’allineamento di know-how, linguaggi e metodologie tra le grandi aziende e PA con le best practice internazionali adottate nell’Open Innovation e nell’adozione di nuove tecnologie, e nell’operare nell’ecosistema delle startup. Si sviluppa attraverso eventi a struttura variabile, in sedi a rotazione, basati sull’ascolto di discussant esterni o su interventi e condivisioni tra i membri sui temi di interesse.

“Ci siamo resi conto della grande confusione che esiste nel paese intorno all’industrializzazione dell’innovazione, con termini che emergono grazie a mode ma senza sottostante condivisione di corrispettive practice internazionali, fatto che porta le aziende ad agire senza strategia e reinventando la ruota, di fatto senza mai generare più che dei proof of concept”, commenta Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup “quindi c’era bisogno di trovare un modo attraverso cui supportare i grandi gruppi nell’identificare le pratiche virtuose intorno ad un argomento su cui fino ad oggi c’è stata troppa mediaticità e poca sostanza, pur se declinata nella variante del consulente di turno. Al contrario l’Open Innovation Club aiuterà a fissare perimetri, percorsi e finalità reali, e metterà a disposizione dei propri membri delle occasioni di co-apprendimento tra pari, di interlocuzione con esperti prive di finalità commerciali, nonché fornire spunti per iniziative collaborative. Proprio questo sarà il valore aggiunto del collocamento all’interno di un’organizzazione senza scopo di lucro come la nostra. Pensiamo, grazie a questo programma che ci è stato ispirato da altri ecosistemi più maturi, di permettere alle grandi organizzazioni aderenti di poter finalizzare in modo concreto i loro effort nel settore e contemporaneamente avere un impatto positivo nell’investire in startup, cosa che fa parte della mission della nostra associazione”.

Tra i relatori dell’incontro di lancio l’Assessore all’Innovazione del Comune di Roma Flavia Marzano, l’Innovation Evangelist Ivan Ortenzi, ed il CIO di ENEL Ernesto Ciorra. Oltre ad ENEL che ha ospitato l’incontro, gli altri soggetti già membri di diritto dell’Open Innovation Club italiano in quanto soci di Roma Startup sono TIM, Ferrovie dello Stato Italiane, CISCO, Poste Italiane, Radio Dimensione Suono ed il Consorzio ELIS, a cui da pochi giorni si è aggiunta Google. Numerosi gli altri soggetti italiani e stranieri in via di adesione tra le oltre trenta organizzazioni che hanno preso parte all’evento di lancio.

Per maggiori info:
Open Innovation Club (v. ITA) (v. ENG

Anno nuovo, sito nuovo.

Dal primo marzo, Roma startup avrà un sito tutto nuovo, di cui oggi vedete una anticipazione. La veste grafica rinnovata è ovviamente solo la più visibile delle novità. Nuove funzionalità consentiranno agli Associati, iscritti e tutti gli interessati di rimanere aggiornati sulle attività di Roma Startup, accedere ad informazioni e contenuti più strutturati, collaborare e contribuire in modo efficiente al raggiungimento degli obbiettivi dell'associazione.


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